Categorie
Uncategorized

Parliamo di Noi


Articoli di Stampa e Interviste

Anno 2021


In occasione del 35° anniversario dalla fondazione della nostra Associazione, abbiamo realizzato alcune interviste a persone che, nel corso del tempo, ci hanno regalato energie, idee e impegno.

L’idea fondamentale è sì quella di ripercorrere la nostra storia ma anche, e soprattutto, quella di trovare suggerimenti per il futuro: come potrà essere la nostra Associazione domani e fra dieci anni?

Iniziamo dalla carissima signora Anna Sereni

La incontriamo nel fresco di un bellissimo giardino in un soleggiato sabato mattina d’estate: la sua gentilezza appare immediatamente, si sente che è molto contenta di vederci e molto curiosa di conoscere le iniziative per il 35°, che le illustriamo brevemente.

Appare molto interessata al convegno “Non solo case di riposo” e, con la consueta gentile fermezza, ci dice subito cosa apprezza e cosa secondo lei andrebbe “tenuto d’occhio” per non far perdere ritmo e interesse al dibattito: per quanto sarà possibile, e il programma ci consentirà, ne terremo conto.

Cominciamo a parlare degli inizi della nostra Associazione e lasciamo parlare Anna:

“In quegli anni c’era un bel fervore, erano anni rivolti al sociale. Nello stesso periodo ad esempio è nata anche la Fiordaliso. Io sono sempre stata un’insegnante di ginnastica e ho sempre sentito il desiderio di creare gruppi di persone che si trovassero per fare insieme qualcosa. Ho iniziato subito con un gruppo di anziani per fare ginnastica in una stanza vicino al manicomio.

Due persone sono state fondamentali per poter partire: il signor Gallina, che era il nostro punto di unione d’incontro con l’amministrazione e il signor Gardoni, che, lavorando in banca, aveva la capacità di gestire le finanze (io, per mia natura, non mi sono mai interessata di soldi… nemmeno in casa!) ma, soprattutto, aveva conoscenze per ottenere sovvenzioni e pubblicizzare le nostre attività.

Il primo gruppo di volontariato faceva riferimento a AVULSS (*) e aveva una piccola sede presso la Casa della Carità… io, Gardoni, Gallina e tante, tante persone che sentivano la necessità di incontrarsi.

Ricordo molti convegni sull’argomento “anziani” a cui abbiamo partecipato, a Guidizzolo e in altri paesi… e le nostre gite del giovedì pomeriggio: partivamo da San Luigi, in pullman e visitavamo soprattutto Santuari. Si pagava qualcosa, alla fine… nel pomeriggio, era una bella passeggiata. Il clima era molto bello, ci si passava parola… non c’era molto altro… il cineforum, qualche conferenza alla Casa della Carità.

Io mi preparavo prima e raccontavo i quadri e le opere che vedevamo nelle Chiese perché ho sempre pensato che la cultura fosse sottovalutata e, per quanto possibile, ho cercato di colmare questa lacuna. Queste gite erano un po’ un momento culturale. Non c’erano molti musei raggiungibili in un pomeriggio e visitare le chiese era la sola possibilità di vedere opere d’arte… finché Gardoni mi disse “Anna, basta Chiese!”.

Oltre a questo io appena possibile creavo “gruppi di ginnastica” ovunque: nei giardini, al Belvedere (era una specie di capannone poco utilizzato dove adesso c’è la Chiesa) e qualche volta nella palestra della scuola.

La sede dell’Associazione è sempre stata un problema: dalla Chiesa dei Disciplini, al Belvedere, a via Ordanino fino all’eredità Caravaggio che è stata determinante per mettere in piedi l’attuale sede. Avevamo proprio bisogno di un centro così: col cortiletto fuori, le sale di riunione…

Dall’inizio ci siamo chiamati “Centro per i Problemi dell’Anziano“, non centro anziani perché per quello c’era già il ricovero… volevamo che si avvicinassero anche persone giovani, interessaste ai nostri argomenti, direttamente o perché avevano in casa persone anziane .

Prima tenevamo conferenze su argomenti di vario genere, poi è nata l’Università della Terza Età, è durata una decina d’anni, siamo partiti col corso d’inglese, la ginnastica, il corso di cucito… creavamo un percorso, mi sento un’insegnante e per me è basilare la divulgazione. Vengo dall’Emilia e mi sembrava strano che in paese con una tale storia, con un Liceo antico e frequentato da ragazzi di tanti paesi diversi, la cultura fosse completamente dimenticata.

Per me è stato il “mio” Centro.

Negli ultimi anni ho un po’ abbandonato perché una donna ha responsabilità diverse… “

E, per il futuro, cosa suggerisci, cara Anna?

“Gente con idee nuove… noi non possiamo essere aggiornati… gente nuova che si impegni e che però vada avanti. Cercare di capire di cosa c’è bisogno adesso per gli Anziani Attivi di Castiglione, far entrare persone portatrici anche di culture diverse.

Capire come fare pubblicità con i mezzi tradizionali ma anche con le novità del computer, di cui io non capisco niente ma me ne dispiaccio molto….

Avere idee, vederle realizzate, necessità di aggiornamento e trovare il modo di comunicare , farle conoscere… bisogna continuare ad andare avanti, altrimenti tutto si ferma!”

E’ già ora di pranzo, dobbiamo salutarci ma nessuno se ne vuole andare… quanti ricordi, quanta energia! Anna ringrazia (lei!) e mi accompagna fino alla macchina, facendo le ultime chiacchiere…

Grazie a te, Anna per quanto hai fatto e, ne sono sicura, per quanto farai!

(*) L’ Associazione di Volontariato nelle Unità Locali dei Servizi Sociosanitari (AVULSS) è un’associazione laica senza scopo di lucro (ONLUS) con sede nazionale a Saronno (VA) e associazioni locali in ogni parte d’Italia, dal Nord al Centro, dal Sud alle Isole, fondata da don Giacomo Luzietti il 3 ottobre 1979.

Enrica Remelli


Scarica l’articolo in PDF


IL TOMBOLO

Riunione del venerdì.

La passione di una vita

La signora Fernanda Vaccari mi ha raccontato una storia bellissima:

“Da piccola, i miei mi mandarono in collegio e lì incontrai una suora appassionata di questa arte, il tombolo e rimasi affascinata. Iniziai a seguire i suoi insegnamenti e a dare forma ai miei primi ricami.

Poi la vita andò avanti: famiglia, lavoro e così.. Ma quando andai in pensione, pensai che dovevo riprendere quella antica passione. Mi iscrissi a una scuola a Cantù, ricordo ancora che partivo da Desenzano alle 6 e, dopo vari cambi, arrivavo a Cantù alle 11.

Molte volte dovevo fermarmi là a dormire – devo ringraziare mio marito che ha sempre capito la mia passione e mi ha sempre supportata! Alla fine purtroppo la scuola fu destinata ai soli residenti ma io continuai privatamente con la vecchia maestra e successivamente trovai un corso bellissimo a Milano.

I miei lavori intanto diventavano sempre più belli e preziosi. Il tombolo è un’arte ma anche insegnarlo è un’arte. Nel 1996 iniziai i miei corsi qui al Centro Caravaggio: eh sì, sono ormai più di vent’anni!

Quanti lavori e quanti ricordi di allieve e amiche! Ma a settembre ricominciamo! Che bello sarebbe avere allieve nuove per non perdere quest’arte preziosa!”

La Sig.ra Fernanda con il Presidente